_news #141
28 Ottobre 2008
Assoedilizia: contro le truffe degli immobili convenzionati serve una legge più severa
Articolo pubblicato su "Il Corriere della Sera" il 3 giugno 2007
«Subito una normativa a maglie strettissime per dire basta alle truffe sull' edilizia convenzionata». Assoedilizia, associazione che rappresenta i proprietari di immobili, entra nel dibattito innescato dall' inchiesta del Corriere sui raggiri legati alle case in vendita a prezzo calmierato. Schierandosi a favore della linea dura sui controlli. «L' edilizia convenzionata è uno strumento importante nella gestione del bisogno di casa delle grandi metropoli - continua Colombo Clerici -. Ma oggi le regole sono del tutto inadeguate». Da questa constatazione deriva una serie di proposte: «Primo: va stabilita la nullità delle cessioni a chi non ha i requisiti di reddito fissati dalla legge. Secondo: nullità anche per le cessioni a prezzi diversi da quelli fissati nelle convenzioni. Terzo: i notai devono essere tenuti a notificare tutte le cessioni ai Comuni». Solo in questo modo - secondo Assoedilizia - gli enti locali avrebbero quantomeno un censimento degli immobili ancora sottoposti a vincoli e sarebbero in grado di fare i controlli. L' edilizia si dice convenzionata quando le imprese o le cooperative che costruiscono o ristrutturano un immobile ricevono un' agevolazione dal Comune (uno sconto sugli oneri di urbanizzazione, per esempio) e in cambio sono tenute a vendere l' alloggio a un prezzo ribassato. Nei 10-15 anni successivi, però (i termini dipendono dalle convenzioni) i proprietari che hanno comprato con lo sconto sono tenuti a rivendere a un prezzo altrettanto calmierato (quello originario rivalutato dell' inflazione). Purtroppo, però, tutto questo avviene molto di rado. Come dimostra il caso di un appartamento in edilizia convenzionata in zona Brera-Garibaldi: 45 mila euro la cifra da segnare sul rogito per rispettare le regole, altri 400 mila euro richiesti in nero.

Querze' Rita


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