12 Ottobre 2006
Nella Finanziaria scippo dell'ICI da parte dello Stato comuni a danno dei Comuni
Milano, 12 Ottobre 2006 - Il Presidente di Assoedilizia, avv. Achille Colombo Clerici, denuncia che nella Finanziaria sta passando un principio che costituisce un grave precedente e un vulnus alla autonomia comunale nella sfera della capacità impositiva, in particolare riguardo all'ICI.
Gli articoli 4 e 5 del Decreto legge allegato alla Finanziaria possono comportare infatti, (a seguito dell'accatastamento degli immobili che hanno perso il requisito di ruralità o della riqualificazione - con corrispettivo aumento della rendita catastale degli immobili di categoria E; ovvero a seguito dell'aumento del 40% del moltiplicatore per la determinazione delle rendite catastali dei fabbricati classificati nel gruppo B) un aumento del gettito ICI per i Comuni.
Ma le norme in questione stabiliscono che "i trasferimenti erariali in favore dei Comuni sono ridotti in misura pari al maggior gettito derivante in relazione all'imposta comunale sugli immobili, dalle disposizioni del presente articolo…"
Con ciò si stabilisce che il maggior gettito ICI sia di fatto di competenza dello Stato. Si tratta dell'affermazione di un principio gravemente lesivo della autonomia impositiva dei Comuni; e, in prospettiva, suscettibile di esiti serissimi. Perché si aprirebbe la via alle rivendicazioni, da parte dello Stato, sui futuri maggiori gettiti ICI derivanti da aumenti decretati dal Governo delle rendite catastali (base per il calcolo del valore impositivo ICI).
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