Alloggi per Studenti: improrogabili gli accordi sindacali per dare attuazione ai contratti di locazione agevolati presupposto per la locazione studentesca
"Per dare riposta immediata al fabbisogno abitativo del mondo studentesco universitario nella nostra città è necessario coinvolgere il maggior numero di proprietari per poter offrire a una domanda generale una risposta diffusa. La via è quella dell'attuazione dei contratti di locazione agevolati i cui presupposti stanno negli accordi con i sindacati degli inquilini - che regolano per legge anche la locazione studentesca - a tutt'oggi non conclusi".
Lo afferma il presidente di Assoedilizia, la più importante associazione di proprietari immobiliari, che ricorda come Assoedilizia abbia da tempo in corso trattative con operatori sociali ed università per immettere sul mercato posti letto per studenti ad un canone di 300-350 euro mensili (esempio, alloggio di due locali con due posti letto a 6-700 euro mensili), importo ritenuto congruo dai proprietari ed equo dagli studenti, attesa anche la possibilità di un suo abbassamento per i meno abbienti grazie alla contribuzione pubblica.
Questa ipotesi operativa è allo stato ferma perché, per legge, con l'inquilino studente si possono stipulare soltanto contratti che rispettino i contenuti normativi ed economici stabiliti negli accordi sindacali nazionali e locali. A Milano gli accordi risalgono a 6 anni fa: perciò si rivelano del tutto inadeguati a produrre effetti positivi sia per i contratti agevolati ordinari che per quelli studenteschi. Secondo questi accordi vigenti, il canone di locazione mensile per posto-letto non potrebbe superare i 170 euro mensili, un valore evidentemente fuori mercato.
E' pertanto improcrastinabile la revisione degli accordi stessi. Colombo Clerici, che ha avuto in tal senso un colloquio con l'assessore comunale alla Casa e al Demanio Gianni Verga, sollecita una particolare attenzione da parte della pubblica amministrazione affinchè i buoni propositi dalla stessa espressi non rimangano sulla carta ma si avviino a risolvere concretamente i problemi.
Quelli che riguardano l'accoglienza degli studenti universitari sono rilevanti non solo da un punto di vista contingente, perchè a lungo termine pesano sullo sviluppo della città. Uno dei maggiori poli universitari d'Italia - il più importante se si sommano quantità delle strutture e qualità delle stesse - conta 7 università, 3 istituti parauniversitari, 7.000 docenti, 175.000 studenti dei quali quasi 50.000 fuori sede che devono trovare alloggio in città. Il 70% dei laureati a Milano rimane a lavorare nella nostra città, garanzia del suo futuro.
Le unità immobiliari (oltre agli alloggi, anche esercizi pubblici, supermercati, sedi di aziende e banche, laboratori, locali di spettacolo etc.) a Milano sono 744.000 di cui 69.500 nel centro storico (Cerchia dei Navigli), dove risiedono circa 90.000 persone, una percentuale ridotta rispetto a quella delle altre zone proprio per l'alto numero di unità immobiliari non destinate all'abitazione. Gli alloggi - occupati, oppure occupati da non residenti e non occupati - nel 2005 sono 650.000 (stima Assoedilizia). Gli edifici sono 48.000. Il loro valore era, a fine 2004, pari a 135,4 mld di ¤. Secondo il censimento 2001, sono 588.197 le famiglie milanesi.
Le cifre seguenti sono state ricavate da due diversi dati di riferimento:
- il numero degli alloggi totali presenti nel comune di Milano
- il numero degli alloggi occupati
Ogni volta viene indicato il dato di riferimento utilizzato.
Suddivisione tra locazione e proprietà degli alloggi
occupati di Milano
Anno |
Alloggi proprietà occupati |
Alloggi affitto
occupati
|
Totale alloggi occupati |
% affitto su totale |
1971 |
172.304 |
435.513 |
607.817 |
71,7 |
1981 |
241.950 |
371.450 |
613.400 |
60,6 |
1991 |
321.552 |
255.222 |
676.774 |
44.2 |
2001 |
379.916 |
203.419 |
583.335 |
34,4 |
2005 stime |
395.000 |
195.000 |
590.000 |
33,1% |