28 Ottobre 2005
Corretta l'esenzione ICI per gli immobili religiosi di tutte le confessioni
Milano, 28 ottobre 2005 - In merito all’esenzione ICI approvata dalla Commissione Finanze del Senato il Presidente di Assoedilizia Avv. Achille Colombo Clerici afferma: “L’esenzione dall’Ici prevista per gli immobili nei quali si esercitano attività di assistenza, beneficienza, istruzione, educazione e cultura (pur svolte in forma commerciale) se connesse a finalità di religione e di culto è del tutto equa e risponde ad un interesse pubblico: quello di agevolare attività religiose complementari che, al pari della attività principale (il culto, la catechesi, la missionarietà) sono da considerarsi rispondenti a fini istituzionali pubblici.
L’esenzione dunque non è collegata solo alla qualità del soggetto che esercita l’attività e che è titolare del diritto di proprietà sull’immobile, ma anche alla natura di tale attività, di cui si considera la rilevanza pubblica.
Correttamente la norma varata prevede dunque l’esenzione non solo per gli immobili di proprietà di enti ecclesiastici appartenenti alla Chiesa cattolica, ma anche per quelli di proprietà di altre confessioni religiose, riconosciute dallo Stato italiano.
Questa impostazione rigorosa da parte della legge consente di ridimensionare grandemente l’entità della riduzione del gettito ICI da alcuni quantificata nell’ordine di 300 milioni di Euro.