_comunicato #47
12 Luglio 2006
Manovra bis
Imposta di registro per locazioni immobili strumentali
- Lo Stato percepirà meno Iva (quella che i locatori versavano dopo il recupero)
- I privati faranno comunque minori manutenzioni

Milano, 12 luglio 2006 - Particolarmente grave per gli oltre 200.000 società, enti ed istituti che non fanno trading immobiliare, ma tengono il patrimonio immobiliare investito stabilmente in locazione, è il previsto regime di esenzione Iva per le locazioni di immobili strumentali, cioè di tutti gli immobili destinati ad uso diverso dall’abitazione.

Per questi soggetti i costi di gestione tecnica, amministrativa, gestionale, finanziaria e soprattutto i costi di manutenzione (data la prevista incompensabilità dell’Iva pagata con quella percepita) si traduce di fatto in un aggravio di costi oscillante tra il 10 e il 20%.

Questa misura introdotta dalla manovra bis diventa particolarmente penalizzante per tutti i soggetti citati relativamente alle opere manutentive degli immobili per le quali, non dimentichiamolo, già la Finanziaria 2006 aveva eliminato di fatto la deduzione forfettaria (esistente nella misura del 15%) di tutte le spese di manutenzione e di adeguamento tecnologico.

Assoedilizia teme dunque che la prevista misura dell’assoggettamento a registro delle locazioni per i beni immobili strumentali comporti un rilevantissimo calo delle opere edilizie manutentive delle quali le nostre città necessitano per mantenersi competitive a livello internazionale e per assicurare un’adeguata qualità della vita agli abitanti.

Inoltre lo Stato percepirà in meno tutta l’Iva che questi soggetti versavano dopo il “recupero” e che può stimarsi in misura superiore al 10% del montante-canoni.

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