01 Aprile 2009
Grande attenzione del mercato a chiese, cappelle, oratori, da riconvertire ad usi civili
Il CESCAT-Centro studi casa e territorio di Assoedilizia ha stimato che in Italia esistano circa 5.000 tra chiese e cappelle di proprietà privata o di enti ecclesiastici, suscettibili di trasformazione funzionale e di riuso a fini civili.
Molte,dopo la sconsacrazione, sono state adibite, con lunghe pratiche ed impegno, ad uso di abitazione o ad usi diversi (terziario-commerciali, artistici, espositivi, ricettivi).
Molte rimaste alla destinazione funzionale di culto, soffrono di una condizione di degrado per l'ingente costo comportato dalle spese manutentive. In tempi più recenti, si è registrata una accentuazione della ricerca di tali edifici, che, una volta sconsacrati, soprattutto se ubicati in contesti urbani o ambientali di pregio, possono essere utilmente e proficuamente conservati, previa una loro riconversione ad usi civili.
Per l'utilizzo ai fini abitativi e/o commerciali-terziari, secondo i principi del diritto urbanistico è necessaria una variante di piano urbanistico.
Ma, sulla base del testo del piano casa Berlusconi, nella sua provvisoria formulazione, era possibile una modifica di destinazione anche senza opere edilizie; ovviamente impregiudicata la tutela esercitata dagli enti preposti alla tutela di eventuali vincoli culturali-ambientali-artistico-storico-monumentali.
Dichiarazione del presidente Achille Colombo Clerici: “In un periodo di squilibri abitativi, quale quello che stiamo vivendo oggi in Italia, tutto il patrimonio edilizio di un Paese deve essere messo in grado di venir utilizzato alla bisogna: non dimentichiamo che in alcune città del pianeta vengono abitati anche i cimiteri.”
Assoedilizia, la borghesia storica di Milano e della Lombardia