_comunicato #260
31 Maggio 2008
Assoedilizia denuncia: nuova offensiva degli imbrattatori sui muri della città.
Martedì in Senato il ddl sicurezza che contiene inasprimenti delle pene contro i vandali
Milano, 31 maggio 2008 - Nuova offensiva degli imbrattatori di muri e monumenti. Quasi obbedendo ad una strategia programmata, sono tornati a colpire in pieno centro città. L'"offensiva", probabilmente la risposta alle denunce di vandali colti sul fatto dalla polizia locale, ha riguardato parecchie vie e piazze prevalentemente del centro storico.
Segnalazioni sono giunte da proprietari di case ripulite e di nuovo insozzate di via Giangiacomo Mora – che conquista la palma negativa – mentre via Bagnera è fuori concorso: seguono Cornaggia e Lanzone. Inoltre assalti hanno colpito Mazzini, Missori, Diaz, Larga, P.ta Romana, Italia, Torino, S.
Maurilio, Correnti, Borromeo, S. Marta, Mentana, S. Sofia, Amedei, Olmetto, Cappuccio, Quasimodo, Cardinal Caprara, Vetra, Celestino IV, Urbano III, P.ta Ticinese, De Amicis, Orazio, Carducci, Monti, XX Settembre, Boccaccio, Zenale, S. Vittore, Bandello, Bramante, Maciachini, Jenner, Imbonati, Garibaldi, Mercato, Pontaccio, Solferino. S. Marco, Mirabello, Procaccini.
"Si è così in buona parte vanificata – lamenta il Presidente di Assoedilizia avv. Achille Colombo Clerici – l'azione di ripulitura gratuita operata dall'Amsa, con la collaborazione di Assoedilizia, negli scorsi mesi.
Dimostrando, se ce ne fosse ancora bisogno, la capacità organizzativa degli imbrattatori che agiscono in città, provenienti anche da altre parti d'Italia e talora dall'estero. Non sono poche decine di teppistelli, ma alcune migliaia (da 3 a 5.000) con una rete di centri operativi e di punti vendita, collegamenti internet, riviste, trasmissioni radio e televisive e non pochi "ideologi".
"Per limitare la loro illegale attività bisogna adottare non una ma una serie di misure: indagini sugli autori degli imbrattamenti, identificazioni e relative denunce/condanne come fatto dalla task-force istituita dal Comune; incremento della sorveglianza; inasprimento delle pene".
A questo proposito martedì 3 giugno viene presentato al Senato il Ddl governativo, in materia di sicurezza, che affianca il Decreto legge già varato dal Governo.
Il disegno di legge (in conformità alle richieste formulate dal Sindaco Moratti e dal Sen. Valditara) contiene un inasprimento delle sanzioni penali per gli imbrattatori dei muri cittadini, con il conferimento della competenza alla magistratura penale e la procedibilità d'ufficio dell'azione penale.
Assoedilizia si augura che in sede di dibattito parlamentare si possano introdurre altresì misure (quali il divieto di detenere, senza giustificato motivo, bombolette, colori e vernici in luogo pubblico e durante le manifestazioni pubbliche, nonché il divieto di vendita degli stessi ai
minorenni) in grado di permettere azioni preventive di una certa efficacia.
Sono tutti provvedimenti utili. Ma fondamentale rimane il sollecito intervento di ripulitura dei muri.
Conclude Colombo Clerici: "Ribadiamo la nostra convinzione che essendo quello degli imbrattatori un fenomeno sociale, produca un danno sociale; e quindi il relativo onere debba essere sostenuto dalla pubblica amministrazione e non dai soli proprietari di casa".


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