_news #78
04 Marzo 2008
Centro studi cittadino e fisco: Pressione fiscale reale è pari al 51,1 %. Per il calcolo il PIL va depurato della quota presunta di sommerso
Commentando i dati, diffusi dall'ISTAT, riguardanti la pressione fiscale ufficiale nell’anno 2007 indicata nel 43,3%, ieri rettificata nel 42,5%, dal vice ministro Visco, il presidente di Assoedilizia Achille Colombo Clerici osserva: “Al contribuente italiano a regime, non interessa tanto il dato della pressione fiscale ufficiale, che è ricavato in rapporto ad un PIL teorico, comprendente una quota presunta di economia sommersa - per cui siamo al paradosso che, più alta è l’evasione e minore è il dato indicatore della pressione fiscale. E questa conclusione si ricava analizzando i criteri esplicitati dall'ISTAT, in relazione alla determinazione del dato indicante la misura del PIL.
Interessa viceversa il rapporto tra il carico complessivo del prelievo fiscale (imposte dirette ed indirette) e dei contributi sociali da un lato, ed il PIL reale - depurato della quota presunta di sommerso – d’altro lato.
Questo dato è, secondo i calcoli del Centro Studi Cittadino e Fisco di Assoedilizia, pari al 51,1%.
A formarlo concorrono peraltro solo coloro che pagano le tasse (gli evasori pagano solo parte di IVA) e, fra loro, non tutti allo stesso modo. Alcune categorie sono colpite maggiormente dalla pressione fiscale, a seconda del regime tributario che le riguarda.

Solo rilevando il PIL reale è possibile visualizzare quanto incidono imposte ed oneri sociali, nei confronti di coloro che effettivamente li pagano, e non,viceversa della massa di coloro che complessivamente operano in Italia, comprendente ovviamente anche gli evasori fiscali per i quali è assolutamente indifferente il grado più o meno elevato della pressione fiscale; poiché, secondo l’ISTAT concorrono a determinare il PIL, ma poi non concorrono a formare il gettito né erariale, né contributivo.”
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