_news #225
11 Dicembre 2009
Convegno all'Università Cattolica di Milano, su politica, economia, Stato, Chiesa, associazionismo, in commemorazione di Orio Giacchi
L’attualità del pensiero di Orio Giacchi, grande intellettuale cattolico

LA LIBERTA’ VA DIFESA NON SOLO DALL’OPPRESSORE MA ANCHE DA CHI, PER IGNAVIA, LA RIFIUTA

L’appassionato intervento di Ombretta Fumagalli Carulli. Colombo Clerici, presidente di Assoedilizia, che è stato allievo di Giacchi: “Anticipatore, al di sopra dei tempi, dei cambiamenti nella società milanese ed italiana”

Benito Sicchiero

La libertà non è un dono gratis datum e facilmente conservabile. Come lo prova tutta la storia, la libertà è un'affermazione che dev'essere di continuo fatta valere e difesa. Come l'amore, così anche la libertà è una continua reazione della natura retta alle oscure forze che premono sulla natura decaduta dell'uomo. Fatta valere e difesa anche nei confronti di chi ad essa, per ignavia, intende rinunciare.
E’ questo, come è stato ricordato all’”Incontro a ricordo di Orio Giacchi”, organizzato dalla Facoltà di giurisprudenza e dall´Istituto giuridico dell’Università Cattolica di Milano per commemorare il centenario (1909-1982) del grande pensatore cattolico, il principio ispiratore della sua esistenza, tradotto nella pratica fin da giovane con la partecipazione alla Resistenza e conseguente condanna a morte (per fortuna della società italiana mai eseguita). La libertà è la chiave di lettura dell’ apporto di Orio Giacchi in almeno cinque settori: la politica, l’economia, lo Stato, la Chiesa, il mondo associativo, come hanno ricordato relatori illustri. Se è impossibile riassumere qui, anche per brevi cenni, i capitoli più importanti della sua vita, possiamo citare la sintesi del suo pensiero.
Nel rapporto tra Chiesa e Stato: «Sino al Cristianesimo, ed all'infuori di esso, lo Stato è anche chiesa ed il sovrano è anche il diretto ed unico rappresentante della potestà divina. Con l'avvento della Chiesa nel mondo questa situazione è cessata e da ciò sono nati tutti i diritti individuali, è nato tutto il mondo moderno, tutta la civiltà di cui i 'laicisti' vorrebbero rivendicare i pretesi diritti proprio contro la Chiesa, che ne è madre ed autrice».
Nell’economia pubblica: «È stato detto che delle antiche “immunità” dopo la soppressione dell' Antico Regime assoluto, è rimasta una certa immunità del potere economico; ma è anche vero che ad essa è stato posto un limite e questo limite è quasi totalmente rappresentato, nella realtà effettiva se non nelle forme giuridiche, dall'intervento dello Stato nell'economia».
Giurista diffidente della tendenza a rinchiudersi nella torre d’avorio di una disciplina – ha detto Ombretta Fumagalli Carulli - maestro della Scuola italiana del diritto canonico ed ecclesiastico, esperto dell’intervento statale nell’economia, intellettuale cattolico pronto a lottare per gli ideali più alti, frequentò un ventaglio di persone che nel Novecento hanno lasciato orme profonde nel percorso della scienza, dell’arte e dell’agire: da Padre Agostino Gemelli a Giuseppe Capograssi a Giuseppe Lazzati; da Guido Astuti a Cesare Grassetti, Giuseppe Stolfi; da Arturo Carlo Jemolo a Pietro Agostino d’Avack, Pietro Gismondi, Pio Fedele, Pedro Lombardia, Eugenio Corecco; da Giorgio Balladore Pallieri a Enrico Allorio, Luigi Mengoni, Alberto Crespi; da Giuseppe Dossetti a Piero Malvestiti, Giorgio La Pira; da Guido Gonella ad Alberto Marcora, Enrico Falck e Enrico Mattei; da Dino Del Bo a Francesco Vito, Gianfranco Mazzocchi; da Guido Piovene a Ernesto Calindri, Paolo Grassi, Mons. Ernesto Pisoni.
Dopo l’indirizzo augurale di Lorenzo Ornaghi, Rettore della Cattolica, i lavori, presieduti da mons. Paolo Sardi Pro-Patrono dell’Ordine di Malta, hanno visto gli interventi di Giuseppe Pastori, Preside della facoltà di Giurisprudenza, di Gabrio Forti, Direttore dell’Istituto giuridico e di Ombretta Fumagalli Carulli, Ordinario di Diritto canonico.
Si sono quindi svolte due sessioni, una intitolata Riflessioni, la seconda Testimonianze. Vi hanno preso parte mons. Carlos Josè Errazuriz, Ordinario nella Pontificia Università; Enrico Vitali, Ordinario alla Statale; Giuseppe Della Torre, Rettore della Lumsa; Francesco Margiotta Broglio, Presidente del Comitato giuridico dell’Unesco; Cesare Mirabelli, Presidente emerito della Corte Costituzionale; l’On. Giorgio De Giuseppe, già Vice Presidente vicario del Senato; Alberto Cova, Ordinario di Economia della Cattolica; Fernando Del Re dell’Unione giuristi cattolici italiani; Edoardo Brioschi, già Presidente dell’associazione Ludovico Necchi. Le conclusioni sono state tratte da Giorgio Feliciani, Ordinario di Diritto canonico della Cattolica.



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