_news #2
17 Gennaio 2007
Dati raccolti da Assoedilizia: Milano ha una dimensione superiore a quella ufficialmente accertata e dichiarata
Quanti abitanti conta realmente Milano? E quanti sono gli alloggi, occupati e non occupati, i negozi, le attività produttive, gli uffici entro la cerchia comunale?
Assoedilizia ha accertato vistose incongruenze delle statistiche ufficiali incrociando semplicemente i dati delle forniture elettriche con il numero delle diverse categorie di utenti fornito da fonti diverse: Comune, Istat (Censimento 2001) Camera di Commercio, Aem.
Le utenze elettriche domestiche in atto nel Comune di Milano sono circa 690.000 (dicembre 2003): cioè altrettante abitazioni tenute aperte a disposizione delle famiglie; mentre all’Anagrafe risultano 639.000 abitazioni occupate e non occupate (fine anno 2000). Considerando che la famiglia media milanese è composta da 2,2 persone, e moltiplicando 690.000 abitazioni per tale coefficiente, si ottiene un totale di 1.518.000 abitanti: tale cifra comprende (oltre ai residenti iscritti all’anagrafe), gli extracomunitari regolarizzati e regolarizzandi e i relativi parenti, la popolazione fluttuante (tutti coloro che, pur non iscritti all’anagrafe, mantengono una casa a disposizione in Milano), chi vive in coabitazione, senza contare i pendolari. Ma il censimento Istat 2001, del quale sono stati resi noti i dati definitivi solo nel dicembre scorso, attribuisce a Milano 1.247.000 residenti. La differenza dunque è di oltre 271.000 abitanti, pari a uno scarto di quasi il 18%: una percentuale destinata a salire quando verranno resi noti – finalmente – i dati del censimento 2001 per quanto riguarda le abitazioni.

Ugualmente consistente risulta la differenza tra le utenze ‘altri usi’ (uffici, negozi, botteghe artigiane, bar, ristoranti ecc., ed escludendo circa 900 ‘grandi utenze’ costituite da fabbriche, grandi magazzini, alberghi ecc.) che sono 159.000. Si può stimare che le utenze legate a una attività autonoma siano complessivamente 139.000 a fronte di 112.000 imprese censite dal Comune: 71.800 uffici, 18.800 officine e laboratori, 48.400 negozi.

Considera il Presidente di Assoedilizia avv. Achille Colombo Clerici: “Per gestire bene qualsiasi organismo – di cose o di persone – necessita prima di tutto di conoscerne l’esatto dimensionamento: quanti servizi pubblici (scuole, ospedali, centri di assistenza, mezzi pubblici, taxi e quant’altro) occorrono, ad esempio, per una città che conta un certo numero di abitanti piuttosto che un altro? Lo stesso ragionamento vale per le attività produttive: ci sembra piuttosto difficile prevedere adeguate infrastrutture se la differenza tra i numeri censiti e quelli reali è di un quinto. La stessa polemica sul numero dei taxi ha visto i tassisti milanesi sostenere che nella nostra città esiste un sovrannumero di auto pubbliche rispetto alla popolazione; mentre è sotto gli occhi di tutti una sostanziale carenza di tali mezzi”.


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