_comunicato #530
30 Luglio 2010
Esodo Estivo - Vacanze 2010 - previsioni CESCAT Assoedilizia
Con le partenze dalle grandi città del primo week-end di agosto il Cescat-Centro Studi Casa Ambiente e Territorio di Assoedilizia traccia le previsioni delle vacanze 2010

In partenza nel week end :

- 400.000 da Roma
- 300.000 da Milano
- 180.000 da Torino
- 90.000 da Genova
- 60.000 da Bologna
SUPERATO IL TRAUMA DEL 2009 39 MILIONI I TURISTI ITALIANI NELLE VACANZE ESTIVE - ALTRETTANTI GLI STRANIERI

Milano, 30 luglio 2010 - Con le partenze dei vacanzieri nel prossimo week-end (oltre 400.000 da Roma, ma c’è da tener presente il forte pendolarismo che caratterizza la Capitale, 300.000 da Milano , 180.000 da Torino, 90.000 da Genova, 60.000 da Bologna ) il Cescat-Centro Studi Casa Ambiente e Territorio di Assoedilizia traccia le previsioni per l’andamento generale del turismo in Italia nell’estate 2010.

Rileva innanzitutto che è stato superato il trauma psicologico del 2009 e che i turisti, sia domestici sia provenienti dall’estero, sono risaliti alle quote del 2008: solo le prenotazioni alberghiere, ad esempio, sono salite del 4% in luglio e per il settembre e del 2% per l' agosto. In cifre: 39 milioni di italiani (1 milione e mezzo più del 2009, il 4% circa), e circa altrettanti di stranieri, i quali – ovviamente - fanno registrare un numero di giorni di presenza nettamente inferiore. Le vacanze estive offrono il maggior contributo al giro d’affari complessivo del turismo, pari ad oltre 150 miliardi di euro, il 10% del Pil.

Il che fa dire ad Achille Colombo Clerici, presidente di Assoedilizia e dell’Associazione italiana amici dei grandi alberghi:
“Sembra superata nella società italiana la psicosi generata dall'impatto con la crisi economica.
E d'altronde, ormai le vacanze, soprattutto estive, sono intese come un bene di prima necessità, al pari dell’automobile o del televisore. Ma se l’Italia vuole mantenere o migliorare la propria posizione internazionale scesa dal 1970 ad oggi dal primo al quinto posto nella classifica mondiale, occorre un deciso cambiamento di strategia, a cominciare da incentivi pubblici, come hanno già fatto i governi di Francia, Spagna, Grecia, Croazia e di altri Paesi. Seguono l’integrazione della politica per il turismo con quelle dei trasporti, dei beni culturali e dell’ambiente: nonché un coordinamento unico che superi la frammentazione di competenze tra Regioni e una miriade di strutture di promozione locale.”

Secondo il Cescat, le vacanze 2010 degli italiani fanno emergere per la prima volta in maniera indubbia alcuni trend di cambiamento e ne confermano altri. Innanzitutto la suddivisione in più periodi (2 milioni fanno gite frequenti di 2-4 giorni); la presenza nelle grandi città, perché più vivibili, proprio nel mese di agosto; l’utilizzo, per scegliere le proprie mete, di internet (circa il 60%); la riduzione della durata (da 14 a 12 giorni); il progressivo distacco dal mare (che resta comunque la meta preferita da oltre il 55% degli italiani) per altre tipologie di vacanza: le città d’arte quali Venezia, Firenze, Pisa, Roma, Napoli e pure Milano (che, grazie al turismo d’affari, si piazza al terzo posto in classifica). Continua il boom delle crociere, seguono agriturismo (8% con una spesa di 10 miliardi di euro) e turismo fitness, stabile la montagna, lieve flessione per i laghi. Infine, solo il 10% non si muove dalla propria città.

I turisti stranieri (40 milioni) sono in ripresa: tedeschi e giapponesi, ma anche cinesi (1 milione), scandinavi, dell’Est Europa, Olanda, Spagna, Austria; stagnanti francesi e americani, in calo le presenze britanniche. Restano nel nostro Paese mediamente 4/5 giorni, spendono complessivamente 31-32 miliardi di euro.

La rilevazione Cescat conclude con le mete degli italiani all’estero: Est Europa con preferenza per Slovenia e Croazia, superate Spagna e Grecia; leggero incremento verso le Americhe, stabile l’Europa centrale (Germania, Austria, Svizzera), in netto calo l’Asia.

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