12 Aprile 2010
Sindone – Torino, ostensione 2010 – Colombo Clerici Assoedilizia
Il presidente di Assoedilizia Achille Colombo Clerici, a margine della odierna Cerimonia di apertura della Ostensione della Santa Sindone ha affermato:
“Non è curiosità turistica o mero desiderio di conoscenza a muovere i milioni di persone che si apprestano a visitare la Santa Sindone, in occasione dell’ostensione che si terrà a Torino dal 10 aprile al 23 maggio di quest’anno, la prima del presente millennio.
Ma è la fede, la ricerca di spiritualità, il desiderio di vivere un’emozione o un’avventura dello spirito legata al sentimento religioso.
Molto opportunamente il Cardinal Poletto ha ammonito sul significato del pellegrinaggio e non del “viaggio” per vedere con i propri occhi la Santa Reliquia: si tratta non di un avvenimento commerciale o turistico, ma di un momento di fede.
Resta il fatto tuttavia che le ingenti masse che si muovono (nell’occasione si pensa addirittura a 2 milioni e mezzo di persone) creano, da un lato problemi logistici ed organizzativi a livello sia privato, sia amministrativo, e dall’altro risorse economiche da gestire sul territorio.
Don Mario Lusek responsabile dell’Ufficio Nazionale per la Pastorale del tempo libero, del turismo e dello sport presso la CEI sostiene che “l’antica figura del pellegrino sta vivendo una nuova stagione anche nella forma contemporanea del “viaggiatore per fede”: un “turista” che, mosso e animato dal sentimento religioso, vuole aggiungere e allargare le mete del pellegrinaggio classico, integrandole con le realtà storico-artistiche e le tradizioni diffuse nei diversi territori. E cerca nei suoi viaggi, siano essi a piedi o organizzati, nella linea della sobrietà, dell’essenzialità, della semplicità un’accoglienza e servizi che siano attenti ai suoi particolari bisogni. E la “qualità” di questi servizi non viene richiesta ad un “marchio”, ma ad un atteggiamento (attenzione e valorizzazione) da parte degli operatori del settore proprio perché il “turismo religioso” è, oggi più che mai, una chance in più per la valorizzazione dei territori e anche per il benessere e la crescita sociale, culturale ed economica.
È dominante e rilevante, comunque, l’impulso della nostra fede, della quale Torino ed il Piemonte – prosegue Colombo Clerici – costituiscono una importante area socio-geografica: per la tradizione storica vissuta dalla popolazione, per il radicamento di fondamentali istituzioni del mondo cattolico, per la presenza di Figure rappresentative della santita’ moderna.
A questa esemplarità dobbiamo guardare con rispetto ed ammirazione in un momento storico in cui tanti valori morali e spirituali sembrano cedere il passo al materialismo egoistico ed al relativismo dilagante: perché tener viva la fede significa dare all’umanità riferimenti di certezze e di speranza.”