_comunicato #509
10 Febbraio 2010
Negozi Chiusi - Crisi economica - Aumento ICI e Tarsu - Comune di Milano - Corriere della Sera
Oggi,10 febbraio 2010, il Corriere della Sera commenta, in un servizio riguardante le conseguenze della crisi economica nel settore del commercio: “Sempre più negozi chiusi; commercianti alle prese con il calo delle vendite. Ogni giorno ‘spariscono’ due negozi.”

Secondo il Corriere il Comune intenderebbe prendere provvedimenti. Qualcuno ha affermato “stiamo pensando di aumentare l'ICI e la Tarsu ai proprietari di negozi che lasciano troppo a lungo sfitti i punti vendita.”

Dichiarazione del presidente di Assoedilizia e vice presidente di Confedilizia Achille Colombo Clerici:

“E ti pareva. Ma nei Comuni per risolvere i diversi problemi non san far altro che pensare di aumentare l’ICI e la Tarsu?
Visto che l'autore di questa ‘riflessione’ non è citato vorremmo proprio sapere a chi attribuire la bella pensata.
Perché, a ben vedere, non si tratta di altro.

Se spariscono i negozi, significa che la crisi produce, da un lato la chiusura di quelli in difficoltà e parallelamente una contrazione di nuove iniziative in grado di controbilanciare queste chiusure.

Basta guardarsi intorno per rendersene conto.

I proprietari tengono chiusi i negozi, non perché si divertano a pagare a vuoto l’Irpef (abbiamo chiesto al Governo di modificare l'iniquo regime fiscale delle locazioni commerciali che costringe i proprietari a pagare l'imposta anche se l'inquilino è moroso), l’ICI e la Tarsu ordinarie, le spese condominiali, di amministrazione e di assicurazione, quelle di riscaldamento; tengono chiusi i negozi perché non trovano un nuovo inquilino.

Ed allora ci sembra che quella sia proprio una bella pensata: soprattutto logica.

Crediamo piuttosto che il Comune, in questa congiuntura economica sfavorevole, debba alleggerire l’ICI e la Tarsu ai proprietari che, oltre un determinato periodo, non riescano ad affittare i punti vendita.”

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