_comunicato #500
23 Dicembre 2009
Sedici milioni in viaggio per le feste, nonostante il maltempo
Tra immigrati che raggiungono la famiglia e vacanzieri
- Partono da Milano 580.000 (3 milioni dalla Lombardia), da Torino 320.000, da Genova 180.000, da Bologna 130.000, da Firenze 110.000, da Roma 820.000, in aumento rispetto al 2008; ma diminuiscono la durata dei soggiorni e le spese
- Destinazioni preferite in Italia: montagna e città d’arte.
- In calo le mete esotiche
– Gli stranieri in calo.

Milano - Il Cescat-Centro studi casa ambiente e territorio di Assoedilizia – elaborando le previsioni degli operatori e integrandole con propri dati – stima che, tra vigilia di Natale ed Epifania, circa 580.000 milanesi lasceranno la città (oltre 3 milioni la Lombardia) passando fuori casa almeno una notte.
Di questi, 230.000 trascorreranno anche il giorno di Natale fuori Milano: gli altri 350.000 partiranno a cominciare da Santo Stefano.

Una proiezione sulle grandi città italiane maggiormente interessate dai movimenti natalizi: da Torino partiranno 320.000 cittadini, da Genova 180.000, da Bologna 130.000, da Firenze 110.000, da Roma 820.000.

Dopo i buoni risultati del ponte dell’Immacolata, sembra confermarsi una voglia di evasione figlia della crisi e delle incertezze, ma anche dei primi timidi segnali di ripresa. Pure le previsioni nazionali confermano questa impressione: si muoveranno 16 milioni di vacanzieri, il 2,4% in più dello scorso anno. La spesa totale prevista è pari a circa 11 miliardi di euro.
Prezzi sostanzialmente stabili.
Molte le promozioni, le offerte e gli sconti approntati dagli operatori per attirare il maggior numero possibile di turisti.
In calo le presenze straniere, valutate attorno al 4%, sia per la congiuntura ancora instabile sia per l’euro forte nei confronti di dollaro e sterlina.

Più spostamenti, ma vacanze più brevi e più vicine, che non compenseranno i risultati complessivamente negativi dell’intero 2009.
Sul fronte del rapporto qualità-prezzo dei servizi offerti continua a giocarsi la capacità dell’Italia di competere con i principali concorrenti esteri, mentre i dati degli arrivi ma soprattutto della spesa degli stranieri registrano un calo anche nella seconda parte del 2009.

Una curiosità: è in corso un progressivo abbandono delle agenzie di viaggio e dei tour operator a fronte della crescita del ricorso ai portali turistici che propongono voli, pernottamenti, “pacchetti” di viaggio in genere più numerosi e convenienti.

Le mete: la metà (50%) sceglierà la montagna, a pari merito (17%) località marine e città d’arte. Quattro milioni di italiani si recheranno all’estero, concentrandosi su mete mediterranee ed europee a breve-medio raggio, preferite le crociere.
Mete classiche sono Parigi, Londra, Berlino, Amsterdam, Barcellona e Madrid, Costa Azzurra. Si afferma Gerusalemme e si affaccia l'Etiopia.
Gettonate anche New York e Miami; in netto calo le destinazioni esotiche anche se la fascia dei “3000 e passa euro a testa” non sembra modificare le proprie abitudini.

Approfondendo l'analisi sul territorio regionale, risulta che il milanese/lombardo trascorre le vacanze di Natale sempre meno con la famiglia (38%) e sempre più con il partner (43%); soltanto il 23% sceglie alberghi e pensioni, il 30% si reca presso amici e parenti, in casa di proprietà o in affitto (25%). In aumento (supera il 10%) i clienti di bed & breakfast, soluzione preferita prevalentemente per motivi economici. La percentuale restante si divide tra agriturismo, campeggio, centri benessere.

Il 70% sceglie quale meta l’Italia, con preferenze che si concentrano su Trentino Alto Adige,Val d'Aosta, Riviera Ligure, Emilia e Romagna, Lombardia, Veneto.
In ascesa la Puglia anche grazie alla agevole raggiungibilità per via autostradale.

Una novità: il Cescat stima che all'incirca 150.000 tra milanesi, monzesi, lecchesi, comaschi, bergamaschi, bresciani, si rechino nelle case e ville di campagna situate in Lombardia. Per la grande maggioranza dei lombardi – circa l'80% - le vacanze dureranno da 3 a 7 giorni, con una media complessiva di 4-5 giorni, in calo rispetto ai 7 giorni degli anni precedenti; si spenderanno da 250 a 850 euro per persona, tornando così ai valori medi del 2005 con un calo, rispetto al 2008, di circa il 6%.

Riassumendo: ripresa dei viaggi, in qualche località tutto esaurito (ma perché è calata l’offerta), più presenze negli alberghi ma fatturato in calo perché i prezzi delle camere sono stati abbassati anche a causa della concorrenza nel settore: la capacità ricettiva nel 2009 è aumentata di 30.000 camere.

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