_comunicato #441
01 Luglio 2009
Le Verifiche di congruità sono da sopprimere
Assoedilizia ha comunicato che le è giunta notizia di verifiche e conseguenti contestazioni di congruità dei canoni di locazione, ( per la precisione ) da parte di un piccolo ufficio del registro dell'Alta Italia , sulla base delle norme contenute nella Finanziaria 2005, legge 30/12/2004 n.311.

Una procedura di legge che preoccupa i proprietari immobiliari.


Assoedilizia ritiene che la relativa norma vada soppressa perché rappresenta un controsenso: lo Stato è consapevole che gli affitti vadano calmierati, ma poi spinge i proprietari a praticare canoni che, per esser ritenuti "regolari" ai fini fiscali, devono risultare non inferiori al 10 % di un valore che lo Stato stesso stabilisce.

È un bel fatto!

Si tratta di un vera e propria diatesi dello Stato.

Il problema è acuito dalla tendenza in atto, presso l' Agenzia del Territorio, che non è certamente quella di diminuire le rendite attribuite alle case, bensì quella di aumentarle: e, come sappiamo, le rendite sono la base per determinare il valore impositivo dell'immobile, ai fini dell'imposta di registro e delle imposte sul reddito.

Quindi, per essere "regolari", canoni sempre più alti.

Come non bastasse, la crisi economica costringe, in parecchie situazioni, proprietari ed inquilini a rivedere al ribasso i canoni pattuiti stipulando nuovi contratti.

Cosa succede quando il proprietario, in tal caso, si presenta davanti al fisco e si vede contestare i canoni portati dal contratto perché non rientranti nei parametri di legge?

E dunque Assoedilizia, per queste ragioni, chiede la abrogazione delle norme della legge 30/12/2004 n.311 art.1 comma 342 ( modificativo dell'art. 41 ter del D.P.R. 600/73 ) nonche' art. 1 comma 341 ( modificativo dell'art. 52-bis del dpr 131/86 ) che prevedono tali verifiche di congruità.



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