_comunicato #370
15 Gennaio 2009
Ricorsi catastali
L'Agenzia del territorio ha iscritto la maggiorparte delle nuove rendite catastali, conseguenti all'operazione di revisione generale entro le 4 microzone, ancor prima che le stesse si siano consolidate per decorso del termine di impugnazione, dinnanzi alle Commissioni tributarie e prima dell'esito dei relativi giudizi.

Un lasso di tempo che può durare mesi ed anni.

Si tratta di una iscrizione provvisoria che causa peraltro gravi danni ai contribuenti.

Anzitutto quei contribuenti che avessero effettuato visure catastali, riscontrando nuove rendite, è bene che valutino l'opportunità di ricorrere alla Commissione tributaria nel termine di 60 giorni dalla visura.

Ma il danno lo subiscono quei contribuenti che, dovendo assoggettarsi d'ora in avanti alla imposizione fiscale erariale e comunale (rogiti, imposte di successione e sulle donazioni, imposte sui redditi, ICI ) vedranno da subito i notai e tutti gli uffici tributari riferirsi alle rendite iscritte , nonostante l'intervenuto ricorso alla Commissione.

Gli Uffici dichiarano di esser pronti a rettificare le nuove rendite iscritte in caso di accoglimento dei ricorsi; ma intanto ingiustamente i contribuenti sono sottoposti ad una indebita pressione tributaria.

A proposito dei vizi procedimentali e procedurali rilevati da Assoedilizia, al riguardo del procedimento seguito dal Comune di Milano e dalla Agenzia del territorio nella revisione generale dei classamenti all'interno delle 4 microzone, l'Assessore al Territorio Carlo Maria Giorgio Masseroli dichiara sul Sole 24 Ore del 14 gennaio scorso: "credo che valga la pena soffermarsi sulla sostanza, più che sulla forma."

Dichiarazione del presidente di Assoedilizia Achille Colombo Clerici:

“Meraviglia che nell'anno 2009, nella democratica e civile città di Milano, un Assessore in carica, a giustificazione degli errori nel rispettare le leggi vigenti che possano esser stati commessi dai propri uffici, risponda sostanzialmente ai suoi amministrati "cosa importa la legalità, l'importante è la sostanza".
A parte il fatto che l'Assessore ci deve ancora spiegare cosa sia questa sostanza, visto che in nessun atto della Amministrazione Comunale di Milano si è mai contestualizzata una qualsivoglia motivazione alla scelta operata dai due funzionari nel richiedere alla Agenzia del territorio la revisione generale nelle 4 microzone,;con questa affermazione si buttano alle ortiche oltre 50 anni di conquiste sul piano della civiltà del diritto e della tutela democratica dei diritti degli amministrati dalla Pubblica Amministrazione.
A cosa servono gli Statuti degli enti territoriali, lo Statuto del Contribuente (consacrato dalla legge)?
È proprio la forma, cioè il rispetto delle leggi procedurali, che garantisce la "sostanza".
Assoedilizia, pure prendendo atto ed apprezzando la disponibilità dell'Assessore ad un incontro, rileva che allo stato, per quanto concerne le notificazioni già intervenute, ciò non servirebbe ad alcunchè.
Chiede dunque al Comune di Milano ed all'Agenzia del Territorio di Milano, di verificare, in tutte le sue fasi e segmenti, la legittimità del procedimento comunale-catastale, che ha dato luogo agli accertamenti ai sensi del comma 335 art. 1 della legge 311/2004 ed, in presenza di vizi riscontrati, di procedere d'ufficio, come loro preciso dovere morale e giuridico, all'annullamento in via di autotutela:

- della DELIBERAZIONE del Consiglio Comunale di Milano del 21 giugno 1999 sulla individuazione delle microzone;

-nonchè degli ACCERTAMENTI stessi.”
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