_comunicato #339
02 Dicembre 2008
CRISI ECONOMICA E DISSENNATEZZA DEL PROGRAMMA ENERGETICO
Il Comune di Milano e la Regione Lombardia, sempre i più efficienti, anche nel torchiare i cittadini,costringono le famiglie a cambiare le caldaie dei condominii, mentre lo Stato sterilizza, con il D.L. anti-crisi, le agevolazioni per gli interventi di risparmio energetico.
Milano - Lo Stato appresta gli aiuti economici alle famiglie, ed il Comune di Milano attua un piano per costringere, entro 60 giorni, i condominii a cambiare le caldaie (anche se perfettamente funzionanti) ed a realizzare una serie di interventi aggiuntivi obbligatori per legge.
Costo stimabile 1500/2000 euro per ognuna delle circa 200.000 famiglie, interessate da questa prima tranche di ingiunzioni. Professionisti, imprese di installatori, costruttori di impianti: tutti d'accordo, un po’ meno le famiglie.
La denuncia viene dal Presidente di Assoedilizia Achille Colombo Clerici e si riferisce all’invio da parte del Settore Attuazione Politiche Ambientali del Comune di Milano di parecchie migliaia di lettere raccomandate (invio tuttora in corso) ad altrettanti proprietari ed amministratori di stabili dove esistono generatori di calore (caldaie) di età superiore a 15 anni. Le missive invitano l’amministratore di condominio, in qualità di responsabile dell’impianto termico, “a produrre, entro 60 giorni dal ricevimento della presente, una relazione asseverata di un tecnico abilitato in cui si dimostri che il rendimento globale medio stagionale dell’impianto termico è superiore al valore limite di 65+3logPn.” Se non si rispetta il parametro, bisogna sostituire la caldaia; oppure, se costa meno (cosa altamente improbabile) operare sulla restante porzione di impianto ( ad esempio per la sostituzione dell'impianto di distribuzione e di regolazione e quant’altro) al fine di rientrare “nei limiti del rendimento globale
Lasciando da parte il tecnicismo, secondo gli esperti di Assoedilizia, l’80 per cento delle caldaie oggi in funzione a Milano non consente di raggiungere tale coefficiente: bisogna cambiare la caldaia. Ciò si traduce in una autentica stangata per il condomino o per il locatore. Stangata appioppata in nome del risparmio energetico, ma assolutamente fuori luogo.
Obbiettano infatti i condòmini: che bisogno c’è di sostituire una caldaia vecchiotta ma perfettamente funzionante e nei limiti di legge (infatti ogni anno deve essere sottoposta a controlli)? E le caldaie degli edifici pubblici?
Ciò che irrita ulteriormente è il fatto che “l’essere in regola” debba essere provato dalla relazione di un tecnico abilitato del costo di diverse centinaia di euro. Inoltre, particolare degno dell'avvocato Azzeccagarbugli, la lettera del Comune non spiega "all' inclita ed al volgo" – se non con fumosi riferimenti a normative nazionali e regionali – che la sostituzione della caldaia comporta obbligatoriamente, tra l’altro, l’installazione di valvole termostatiche su ogni radiatore di ogni appartamento. Oltre al disagio di avere i lavori in casa, ulteriori spese.
E poi si rende obbligatorio l'ACE regionale, attestato di certificazione energetica dell'edificio, volto a classificare ogni immobile secondo una graduatoria di "virtuosità energetica"… preludio di una politica di "rottamazione" dei meno virtuosi.
Questo "certificato" è stato istituito dalla Regione Lombardia: per ognuno la Regione attende tasse dell'ordine di centinaia di euro, mentre per lo svolgimento delle relative pratiche 5000 tecnici hanno fatto "investimenti" al fine di accreditarsi presso la Regione stessa; e questi "investimenti" non possono essere disattesi.
Come abbiamo detto, costo finale (dall'ingiunzione all'ACE) stimabile, se va bene, nell'ordine di 1500/2000 euro per ognuna delle circa 200.000 famiglie.
Ci si chiede se l'operazione sia volta a qualche risultato ambientale concreto, oppure a far trarre profitto a professionisti,imprese di installatori, costruttori di impianti,certificatori,comuni e regione.
Comunque,alla grazia dei sussidi natalizi alle famiglie!
Complimenti a Stato e Comune. Con una mano si da',con l'altra si toglie il triplo; e non sara' finita.......
Perche'? Il seguito ad un'altra puntata, il cui esito peraltro è gia' prefigurato
Assoedilizia, la borghesia storica di Milano e della Lombardia
© 2007 Neuronica Creactive Machine - Neuronica S.r.l.