_comunicato #318
16 Ottobre 2008
Costo risparmio energetico. Il settore immobiliare penalizzato dagli indirizzi comunitari. Consiglio d'Europa a Bruxelles: intervenire politicamente presso l' U.E. Il Governo deve disporre, comunque, una moratoria
Gli industriali paventano che l'incidenza del costo risparmio-energetico possa avere effetti economici negativi sul settore produttivo: il Governo si appresta a Bruxelles presso il Consiglio d'Europa, ad intervenire sulla U.E. per ottenere una moratoria che potrebbe concretizzarsi in una differenziazione della politica di intervento, a seconda dei diversi settori dell'economia.

Il presidente di Assoedilizia Achille Colombo Clerici dichiara:
“Come proprietari immobiliari, non vogliamo venir stritolati da questa logica (sgravare l'uno e lasciare l'altro nelle panie).
Se c'è un settore già onerato di tasse, balzelli, vincoli e spese, questo è il settore immobiliare; i costi di certificazione energetica e di adeguamento degli edifici sono e saranno altissimi e costituiscono una vera cappa di piombo sull'intero comparto.
Gli obiettivi che l'U.E. si è posti nel campo del risparmio energetico, e la supina conseguente azione normativa dei passati Governi, espongono il settore immobiliare al rischio di un pericoloso sovraccarico di oneri e spese.
Chiediamo pertanto al Governo ed alle Regioni che hanno legiferato in materia, in via concorrente, di intervenire in proposito presso l'U.E., analogamente a quanto si sta facendo per l'industria, e di disporre, comunque, per una moratoria immediata, riguardante tutti gli interventi prescritti per il settore immobiliare.”


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