_news #210
11 Novembre 2009
Il Presidente del Consiglio Nazionale Svizzero a Milano
MILANO E SVIZZERA, MILLE ANNI DI COLLABORAZIONE E DI AMICIZIA

Incontro con la città del Presidente del Consiglio nazionale svizzero Chiara Simoneschi-Cortesi.

Colombo Clerici: “Un reciproco accrescimento”

Benito Sicchiero



“Milano, città madre del piccolo Ticino ma anche cardine dei rapporti culturali e di affari tra Italia e Svizzera”. Così il Presidente del Consiglio nazionale svizzero Chiara Simoneschi-Cortesi ha salutato la città e i molti esponenti di essa intervenuti al Centro Svizzero di Milano.

Le ha fatto eco il Presidente di Assoedilizia Achille Colombo Clerici: “Un rapporto di rilevante importanza storica, culturale, sociale ed economica quello che lega la città di Milano alla Svizzera.
Perché non a senso unico: ma di reciprocità sul piano della collaborazione e del reciproco accrescimento.

Per Milano, la Svizzera alle porte di casa ha sempre rappresentato una grande occasione ed uno stimolo a traguardare mete che andassero fuori dal confine di un ambito nazionale e campanilistico.

Per la Svizzera la nostra città ha viceversa costituito il tramite per un rapporto organico con uno dei principali poli metropolitani dell’Europa”.

Ha aperto l’incontro il Vicepresidente della Società Svizzera Gianni Definiti, quindi la presentazione del Console Generale David Vogelsanger.Il Primo cittadino della Confederazione elvetica ha tracciato – in maniera franca, semplice e diretta, un esempio purtroppo inimitabile per certi politici nostrani e non solo – un quadro esaustivo delle relazioni locali e nazionali senza trascurare l’attualità, anche se spinosa.

Ad esempio, le ispezioni disposte dal ministero del Tesoro (“con toni garibaldini”) nelle filiali delle banche svizzere in Italia nell’ambito del cosiddetto “scudo fiscale” e relativo rientro di capitali esportati clandestinamente dai nostri connazionali: “Non siamo colpevoli – ha detto Simoneschi-Cortesi – del fatto che, grazie alla nostra secolare neutralità, siamo stati scelti da mezzo mondo per ospitare e gestire con correttezza e professionalità patrimoni di società e di singoli cittadini: sono questi ultimi che devono semmai rispondere della loro correttezza nei confronti degli Stati cui appartengono”.

“Ma – ha aggiunto con pacatezza – credo che alla fine dell’attuale momento di nervosismo, i rapporti tra Italia e Svizzera torneranno nell’alveo della tradizionale amicizia e collaborazione. Abbiamo già stipulato 12 convenzioni con altrettanti Paesi, presto sarà la volta dell’Italia”. Perché troppi sono i legami consolidati in centinaia d’anni, anzi in millenni: se è vero che risalgono al terzo secolo avanti Cristo le testimonianze a Neuchatel di rapporti con mercanti provenienti da quel sud che poi si sarebbe chiamato Italia; rapporti diventati anche culturali con l’apertura, nel XIII secolo, della “via delle genti” attraverso il San Bernardo.
Ma sono innumerevoli altre più recenti testimonianze. Italiani che hanno raggiunto i vertici politici, economici e culturali in Svizzera; e viceversa. Qualche dato, qualche nome: 1798, apertura dei primi due consolati in Europa, a Parigi e a Milano; nel 1909, 269 milioni di franchi di interscambio, oggi 280 miliardi (l’Italia è il secondo partner commerciale della Svizzera); la presenza in Italia di scienziati, di uomini di cultura e del mondo dell’arte e dell’artigianato, di imprenditori svizzeri; 40-50.000 i frontalieri lombardi che sostengono l’economia ticinese.
Ma anche l’unico asilo-nido, di impronta montessoriana, in attività a Lugano, meta di visite dagli altri Cantoni (in Svizzera non esistono asili-nido); d’altro canto, in Confederazione, gli italiani sono andati a “studiare” il federalismo fiscale.

“Grazie all’incontro con il Presidente della Camera Fini – ha aggiunto Simoneschi-Cortesi – è stato ricostituito il Gruppo parlamentare di amicizia Italo-Svizzera, e una commissione ha visitato i lavori della nuova linea ferroviaria del Gottardo e del Ceneri che verrà completata nel 2018” cui la Confederazione (progetto Alp-Transit) tiene molto.
Così come intende far parte di Expo 2015.

Con la visita a Milano la Presidente del Consiglio sta concludendo un intenso anno di attività diplomatica che l’ha vista effettuare oltre 60 visite principalmente nei Paesi europei confinanti. Tra le personalità notate all’incontro, il vicepresidente della Provincia di Milano Umberto Maerna, l’ex Presidente della Regione Piero Bassetti, Roby Ronza in rappresentanza del Presidente della Regione Lombardia, il Comandante dei Carabinieri della Lombardia Gen. Marco Scursatone, il Console generale aggiunto Eveline Stampfly, l’editore Ulrico Hoepli, Vittore Ceretti, Gaetano Galeone presidente della Società del Giardino, Fabrizio Rindi, il Presidente della Camera di Commercio Svizzera Giorgio Berner, l’architetto Empio Malara.
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